
- 17 Novembre 2022
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Abbattimento alberi ad alto fusto
L’abbattimento dei grandi alberi è una decisione che deve essere ponderata e pianificata.
La salvaguardia della natura e dell’ambiente in cui viviamo è di primaria importanza e noi di Palmaviva non vogliamo essere considerati come dei semplici taglia piante che intervengono senza il minimo rispetto per la natura.
Quando si rivela necessario procedere con l’abbattimento alberi alto fusto?
I casi tipici e nei quali interveniamo con grande solerzia sono soprattutto due:
- Albero pericolante;
- Albero malato.
Cosa si intende con albero pericolante?
In questi casi si parla di una pianta che, per vari motivi, ha perso in stabilità e rischia di cadere causando danni a cose e persone. Un albero pericolante si trasforma da pianta maestosa a pianta pericolosa per l’incolumità altrui.
I motivi che causano tale evoluzione in negativo sono tanti: si passa dagli eventi atmosferici agli smottamenti del terreno, dalle malattie ad interventi errati dell’uomo. Indipendentemente dalla causa, un albero pericolante merita la massima attenzione e, soprattutto, un intervento tempestivo.
I motivi per abbattere gli alberi malati
Le malattie che possono colpire gli alberi sono tante e alcune sono anche particolarmente pericolose per la salute e la vita dell’albero. A tal riguardo dedicheremo una news apposita. Per ora basti sapere che quando si parla di alberi resi instabili da una malattia, è necessario intervenire nel minor tempo possibile, onde evitare pericolosi problemi.
Ricorrendo a macchinari specifici, i professionisti di Palmaviva a Catania effettueranno un sopralluogo utile a pianificare il lavoro, a cui segue l’intervento professionale del nostro team di esperti e la pulizia finale dell’area (rimozione e smaltimento rifiuti).
Autorizzazioni abbattimento alberi ad alto fusto
Ebbene si, in Italia ci sono precise normative che regolano l’abbattimento degli alberi ad alto fusto ed è essenziale rispettare gli obblighi di legge, perché le sanzioni arrivano a superare anche le 400 €.
Prima di procedere al taglio della pianta, anche se è secca, malata o si trova su suolo privato, è necessario avere delle autorizzazioni per abbattimento. Vediamo insieme quali sono le regole da seguire.

L’abbattimento alberi abusivo di proprietà privata è disciplinato dalle norme del Codice civile e dalle leggi regionali o comunali che regolamentano le attività sul territorio.
Si possono tagliare gli alberi nel proprio terreno?
In area demaniale – di proprietà cioè dello Stato, delle Regioni, delle Province o dei Comuni – non è mai possibile tagliare gli alberi. A seconda del tipo di pianta abbattuta e delle normative locali potrebbe scattare una denuncia e una conseguente condanna penale.
Nelle aree private, invece, le cose vanno diversamente. In linea di massima, è possibile procedere con l’abbattimento alberi nel proprio giardino ma prima bisogna informarsi presso il Comune e la Regione di appartenenza. Difatti, le norme locali possono imporre limiti per piante specifiche o di dimensioni superiori a quella prestabilita dall’ente (da calcolarsi, di norma, secondo la circonferenza del tronco). Se così dovesse essere, prima dell’abbattimento, è necessario presentare una Scia al Comune ove si trova il terreno in questione. La domanda è, quindi, rivolta ad ottenere l’autorizzazione per l’abbattimento. La risposta deve intervenire entro 30 giorni; il silenzio si considera accoglimento dell’istanza e, quindi, autorizzazione.
Il modo più sicuro per non incappare in spiacevoli inconvenienti, è comunque quello di presentare un’istanza apposita al Comune di appartenenza nella quale si chiede proprio se ci siano vincoli di qualsiasi natura che potrebbero impedire l’abbattimento di un albero su suolo privato e determinare persino qualche sanzione. Fatto ciò, qualora sia possibile, è necessario chiedere un permesso/nulla osta per procedere all’abbattimento delle piante. Qualora esistente, è da prendere in considerazione il regolamento comunale del patrimonio arboreo ed eseguire interventi sulla vegetazione in maniera del tutto conforme alle regole stabilite.
Non bisogna trascurare, infatti, che se nella zona ci sono esemplari particolari di piante, è necessario tener conto di tutti i vincoli idrogeologici e paesaggistici che potrebbero influire in maniera determinante sulla possibilità di tagliare un albero, anche se nel proprio giardino privato. Questi vincoli riguardano sia abitazioni singole con spazi verdi privati sia parchi condominiali. Inoltre, diventano molto più stringenti se si tratta di intervenire all’interno di una riserva, un’area protetta o un parco.
Tornando al caso del giardino privato, ci sono particolari molto importanti che determinano un’azione su un albero o una pianta. Ad esempio, se quest’ultima comporta un danno al muro divisore con la proprietà del vicino di casa, è necessario verificare se è rispettata appieno la distanza minima dell’albero dal confine stesso. Ma non solo. Tale distanza, per quanto riguarda gli alberi di alto fusto, deve essere di tre metri. Anche in questi casi, però, è possibile che i regolamenti di diversi enti comunali deroghino la norma accettando o imponendo distanze minori o superiori a quella stabilita per legge.
Potresti leggere ulteriori informazioni a riguardo su questa pagina
Le principali informazioni per procedere alla richiesta dell’abbattimento di un albero nel proprio giardino privato:
- rivolgersi all’ufficio ambientale del proprio Municipio o Comune;
- rispettare i tempi di attesa: se entro 30 giorni dalla richiesta, l’ufficio non dà risposta, è da considerare valida la regola del silenzio-assenso e quindi procedere all’abbattimento;
- richiedere il permesso per l’abbattimento albero anche se la pianta è morta, malata o secca.