
Trattamenti Punteruolo Rosso
Uno dei servizi che ritroviamo più spesso a proporre, che è anche uno dei più importanti ed indispensabili, è il Trattamento da Punteruolo Rosso.
Il Punteruolo Rosso è un grosso Coleottero della famiglia dei Curculionidi, in natura è tipicamente collocato nelle foreste tropicali dell’Asia sudorientale e della Melanesia, dove nel corso degli anni ha prodotto numerosi danni alle coltivazioni di palme da cocco. In italiano viene chiamato anche Punteruolo data la presenza di un vistoso rostro in prosecuzione del capo, e possono raggiungere mediamente anche i 4 cm di lunghezza.
Il punteruolo rosso venne avvistato per la prima volta in Italia nel 2004 da un vivaista di Pistoia dopo aver importato alcune piante dall’Egitto. Nel 2005 venne segnalato anche in Sicilia per poi diffondersi rapidamente anche nel resto della penisola italiana. La presenza del punteruolo rosso in Campania ha portato alla rapida morte centinaia di palme secolari in parchi pubblici e nello storico lungomare di Salerno, e piano piano è ritornato a muoversi lungo tutta la penisola.
Questo insetto attacca la pianta nutrendosi del suo cuore, all’altezza delle foglie, iniziando un’infestazione che generalmente non manifa alcun sintomo per parecchio tempo, dando così l’impressione che essa sia in uno stato di salute ottimale mostrando così i sintomi solamente in seguito, cioè quando risulta ormai difficile intervenire per salvarla.
I primi sintomi si mostrano quando la pianta inizia ad assumere un anomalo portamento della chioma che andrà a divaricarsi ad “ombrello aperto” e, nei casi più gravi perdere le foglie e, nella sua fase terminale, portarla al collasso, ed è lì che le colonie di punteruoli abbandoneranno la pianta per migrare verso un altro esemplare.
È chiaro che il Trattamento al Punteruolo Rosso sia necessario, nonché obbligatorio, onde evitare la scomparsa di gran parte delle palme in giro per l’Italia. Il punteruolo rosso si può combattere, oltre che con un costante monitoraggio, con l’ausilio di trattamenti chimici, quindi con l’impiego di pesticidi, oppure biologicamente con l’ausilio di antagonisti naturali. Ma quando iniziare a valutare l’ipotesi di trattamenti?
Gli interventi per combattere il punteruolo rosso dovrebbero essere iniziati tra i mesi di febbraio e marzo, e ripetuti con cadenza mensile fino a novembre.
Nel caso in cui non ci sia la più completa predisposizione al trattamento chimico, si può anche valutare l’utilizzo di antagonisti naturali del punteruolo rosso come i nematodi entomopatogeni, nello specifico, Steinernema carpocapsae, che si comporta a sua volta da parassita attaccando le larve di punteruolo arrestandone il ciclo biologico alla sua origine.
Nel caso in cui la pianta sia già definitivamente compromessa, ed un intervento curativo risulti del tutto superfluo, si deve ovviamente intervenire con l’inevitabile abbattimento. La distruzione delle palme colpite dal punteruolo rosso non è semplice e per eseguirla bisogna rivolgersi a professionisti specializzati.
I problemi sono soprattutto dovuti alle dimensioni delle piante e al conseguente smaltimento delle stesse.